Mazzarino. Fatto Storico: Cerimonia Ufficiale di riconoscimento giuridico e canonico per le Confraternite “Figli di Maria SS. del Rosario” di Mazzarino e “M. SS. M.ma del Soccorso” di Pietraperzia

di Paolo Bognanni

Si terrà domani sera alle ore 18, presso la chiesa “San Pietro” di Piazza Armerina – sala convegni superiore – la cerimonia di consegna del riconoscimento giuridico, civile ed ecclesiastico a due storiche Confraternite della diocesi di Piazza Armerina, guidata dal vescovo Rosario Gisana: la “Figli di Maria Ss. del Rosario”di Mazzarino retta dal priore avv. Salvatore Marino e la “M. Ss. M.ma del Soccorso” di Pietraperzia retta dal governatore Giuseppe Maddalena.

Le due realtà religiose, uniche per tale riconoscimento in tutta la diocesi, riceveranno, dunque, lo status di ente ecclesiastico riconosciuto, sia secondo il diritto canonico che civile. Questo doppio riconoscimento permetterà loro, ad esempio, di possedere beni, stipulare contratti, avere agevolazioni fiscali, operare legalmente nella società civile senza perdere la loro idendità religiosa.

“Per la nostra Confraternita di Maria Ss. del Rosario – afferma il priore avv. Salvatore Marino – si tratta di un traguardo storico e profondamente sentito: il riconoscimento canonico da parte della Chiesa sancisce l’identità religiosa dell’associazione, mentre il riconoscimento civile da parte dello Stato le conferisce personalità giuridica, permettendole di operare anche sul piano amministrativo, patrimoniale e sociale con piena legittimità. Grazie a questo percorso – conclude il priore Marino – iniziato da noi quattro anni fa e culminato con il riconoscimento anche da parte del Ministero dell’Interno, la nostra Confraternita ha ottenuto l’iscrizione nel Registro delle persone giuridiche presso l’UTG (Prefettura di Caltanissetta), al pari degli enti ecclesiastici pienamente riconosciuti”.

La cerimonia di domani pomeriggio sarà anche l’occasione per valorizzare il ruolo delle Confraternite nella vita delle comunità locali: non solo custodi di tradizioni religiose e popolari ma anche attive protagoniste nella promozione della solidarietà, della partecipazione e della fede vissuta.

 

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