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25 Novembre 2022di Concetta Santagati
Mazzarino. “Passione, dedizione e lungimiranza, dal 1978 al 2022: Lino Siciliano lascia la guida della Banca del paese”. Con i suoi 44 anni di servizio (di cui 39 da direttore) Siciliano ha segnato la storia dell’economia locale. Era il 18 dicembre del 1978 quando entrava a far parte della Cassa Rurale ed Artigiana ereditando una situazione difficile che protendeva verso un destino segnato. Un anno dopo il suo ingresso, la “bancaredda” vivrà grandi trasformazioni. La ripresa è dietro l’angolo con risultati sorprendenti. “Il direttore Siciliano rappresenta la memoria storica della Banca – dichiara la presidente Carmela D’Aleo – quando si parla di banca locale la comunità l’associa alla sua persona per l’impegno nel far crescere economicamente e culturalmente l’istituzione bancaria e con essa il territorio. Il 31 dicembre si chiude un prestigioso percorso lavorativo coronato da indubbi successi. Io non posso che ringraziarlo perché è stato un modello per tutti, perché ha sempre affrontato con energia e determinazione anche le situazioni più difficili e sono felice per la fiducia che ha sempre riposto in me”. E’ il 1996 quando la banca nell’opera di espansione cambia nome in “Bcc dei Castelli e degli Iblei” e si prepara per nuove sfide. Nel 2011 la crisi economica e presto la ricetta “oltre la crisi”; nel 2016 salirà sul gradino più alto d’Italia confermandosi “Banca Leader” per redditività, solidità e produttività. Di recente poi l’entrata nella grande famiglia di Cassa Centrale Banca di Trento. La direzione Siciliano ha vissuto anche l’era delle trasformazioni logistiche con apertura di filiali e l’inaugurazione della sede centrale di palazzo Perno. E il dopo Siciliano? Il modus operandi del direttore, volto al merito, ha insistito sulla costituzione di una squadra giovane e professionale. Il gruppo dirigente infatti ha già provveduto ad individuare il successore, il dott. Filippo Delia e proprio in questi giorni è arrivato anche l’ok della BCE che autorizza tale scelta. “Non sarà facile raccogliere l’eredità professionale di un uomo che per 44 anni ha avuto la responsabilità gestionale della principale banca del territorio e che ha giocato un ruolo da protagonista nelle vicende della banca e dell’economia dei territori in cui è presente – afferma Delia – E’ un modello per noi giovani che ci accingiamo a portare avanti con grossa responsabilità questa istituzione fortemente radicata, solida e redditizia”. “Mi volgo indietro e ripercorro questi 44 anni – dichiara Siciliano (insignito stella al merito, maestro del lavoro 2008) – ciò a cui tengo particolarmente è che si preservi l’originalità delle banche a vocazione locale. Fare banca è soprattutto coltivare relazioni e sono orgoglioso di aver investito sul capitale più importante, quello umano, che ha il compito di continuare a far crescere questa banca. Dopo il mio pensionamento mi dedicherò alle opere della Fondazione”. In vista dell’anniversario del 18 dicembre dunque, il Direttore incontrerà i soci, clienti, colleghi e personalità. Il Consiglio direttivo proporrà all’assemblea dei soci il conferimento del titolo di “presidente onorario” della Banca.
Concetta Santagati