
Mazzarino. Vincenzo D’Asaro e Riccardo Alessi aderiscono a Fratelli D’Italia. D’Asaro fungerà da riferimento locale
19 Dicembre 2022
Mazzarino. La giornalista Concetta Santagati intervista il direttore della Bcc. Lino Siciliano oramai prossimo alla pensione
20 Dicembre 2022di Concetta Santagati (La Sicilia)
Mazzarino. Era il 18 dicembre del 1978 quando il giovane Lino Siciliano entrava a far parte della Cassa Rurale ed Artigiana di Mazzarino. Da uno stato di profonda sofferenza prossima al collasso, la “bancaredda” sotto la direzione Siciliano vivrà una inesorabile ripresa. L’era Siciliano segnerà una nuova narrazione per la Bcc dei Castelli e degli Iblei e per i territori in cui opera. Oggi, dopo 44 anni di instancabile servizio il Direttore Generale lascia la guida della Banca.
I primi auguri e ringraziamenti arrivano dalla Presidente della Bcc, l’avv. Carmela D’Aleo, che con il Direttore ha condiviso successi e traguardi.
Presidente D’Aleo chi e cosa rappresenta per la comunità mazzarinese il Direttore Lino Siciliano? Quando si parla della Banca locale la comunità l’associa alla persona di Lino Siciliano. Negli anni ho compreso che non è solo dirigente bancario, con spiccate qualità professionali: il suo impegno personale, nel fare crescere economicamente e culturalmente l’Istituzione e con essa il territorio, è fatto notorio a tutti. Non rivelo certo un segreto dicendo che si è guadagnato la meritata stima di tantissime persone, soci, clienti, colleghi e personalità di elevato profilo, dentro e fuori dal sistema bancario.
Lei oggi oltre a ricoprire la carica di Presidente della Bcc è anche Consigliera della Capogruppo Cassa Centrale Banca di Trento. Sono cariche prestigiose che il Direttore ha sempre sostenuto con forza, sintomo di una stima e di una fiducia costante. Ci racconti un po’ del vostro incontro. Dirò qualcosa provando a stare lontana dalle emozioni. Ricordo quando lo incontrai per la prima volta. Mi ero appena iscritta all’Ordine degli avvocati ed ero diventata mamma per la seconda volta. Parlammo della mia disponibilità a potere far parte del Collegio Sindacale. Così iniziò il mio percorso all’interno della Banca. Particolarmente significativo è stato per me il giorno in cui, dopo le dimissioni dell’ex Presidente, il Direttore mi chiese la disponibilità ad assumere la carica. Fui sorpresa e non nascondo che se da un lato la cosa mi inquietava perché avrei succeduto a chi quel ruolo lo aveva svolto per lungo tempo, dall’altro lato mi gratificava. Esternalizzai le mie titubanze in quanto “donna” e lui mi disse che l’essere “donna” rappresentava un elemento di forza e non di debolezza.
Quale è la qualità principale che riconosce in Lino Siciliano? Sicuramente l’equilibrio e la sensibilità sono doti che lo contraddistinguono sia nei rapporti umani sia nelle situazioni più o meno complesse che hanno visto coinvolta la nostra Azienda. Il vostro rapporto professionale? Sempre discreto e rispettoso, fortificatosi negli anni, nella consapevolezza che la giusta armonia tra le due figure sarebbe stata la formula vincente per il successo della Banca.
Cosa augura al Direttore in pensione? Gli auguro di ricevere il meglio dalla vita. Sono convinta che dimostrerà, attraverso la Fondazione che presiede, quanto ancora si possa fare per il benessere e lo sviluppo socio-culturale della collettività, con l’augurio che il suo percorso storico sia costante esempio per le nuove generazioni.