Mazzarino. CATENO GENTILE: Ecco cosa ne pensa del dissesto finanziario del Comune di Mazzarino
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17 Maggio 2023di Paolo Bognanni
Mazzarino. L’agonia è terminata. Dai ieri il Comune è ufficialmente in dissesto e da oggi comincia una nuova storia.
Ormai da più di due anni era palese che le cose si fossero messe male e che per le casse comunali non ci fosse alcuna speranza di salvezza. Del resto paghiamo il prezzo salatissimo di una classe dirigente miope, inappropriata e incapace.
Ieri sera, dopo ore di dibattito sul nulla, con finte accuse e imbarazzanti prese di posizione vuote e senza senso, il consiglio comunale ha votato (perché costretto!) all’unanimità il dissesto e nessuno ha trovato lo scatto d’orgoglio o la dignità per rassegnare le dimissioni. Nessuno si è preso la responsabilità del disastro fatto e nessuno ancora una volta darà conto delle proprie colpe alla gente.
Il fallimento dell’ente non è solo responsabilità del Sindaco e della sua Giunta, ma di tutti coloro i quali in questi anni si sono seduti tra gli scranni del consiglio comunale, hanno assunto cariche assessoriali o hanno in silenzio approvato o subito certe scelte senza denunciare gli orrori di molte decisioni. Tutti complici di questa commedia tragica, ballerini danzanti tra la maggioranza e l’opposizione, senza alcun rossore in viso e senza il coraggio di denunciare le malefatte di Amministrazioni scellerate e prive di ogni tipo di obiettivo.
Mazzarino è abbandonata a sé stessa e non possiamo permetterci di perdere per sempre quello che è stato il luogo della nostra infanzia e dei nostri affetti più cari.
C’è bisogno di un nuovo corso e di una nuova classe dirigente; è necessaria una nuova stagione fatta di entusiasmo e proposte innovative; servono persone capaci e pronte a metterci la faccia sempre e comunque.
Faccio un appello a tutti coloro i quali in questi anni si sono formati con dedizione e sacrificio, hanno fatto esperienze, hanno voglia di mettersi in gioco e vogliono impegnarsi in prima persona per fare sì che il nostro paese non venga definitivamente cancellato dall’incuria e dall’inettitudine di governanti senza alcuna competenza e visione del domani. Non si può più delegare nessuno, non si può più aspettare l’onorevole amico o il compare amico degli amici e non si può sperare in un miracolo che non avverrà mai. È finito il tempo delle chiacchiere e delle scuse, adesso bisogna sbracciarsi e dare alla città quello che si merita: il futuro!